Colleghi,
il SUMAI che rappresenta specialisti, veterinari, biologi, psicologi, dirigenti medici e medici di medicina generale, avverte il disagio sempre più profondo che si sta diffondendo tra i colleghi.
La Sanità è diventata il settore più bersagliato da tagli indiscriminati, sia perché parte del pubblico impiego sia perché considerata responsabile di spesa eccessiva ed ingiustificata, e ciò senza contare che l'azzeramento dei finanziamenti per le fasce deboli carica sul SSN anche problematiche di interesse sociale.
Si impoverisce la sanità pubblica, la si scredita, la si svuota di competenze professionali ed innovazioni tecnologiche, incentivando la privatizzazione del sistema sanitario anche con gli aumenti dei ticket a carico dei cittadini e del carico fiscale.
E’ innegabile che il declino del SSN non dipende solo da una insufficienza di risorse, ma anche da sprechi, illegalità, improprie relazioni tra politica e gestione che rallentano lo sviluppo, la ricerca tecnologica, la innovazione, la formazione, i nuovi modelli organizzativi.
Intanto:
• il blocco contrattuale riduce del 20% il potere di acquisto di retribuzioni ferme fino al 2015;
• le dotazioni organiche continuano a ridursi sino a pregiudicare i servizi di assistenza sia territoriali che dell’urgenza/emergenza;
• la crisi dei Pronto Soccorso è sempre più profonda;
• il contenzioso medico-legale è in crescita esponenziale ed il medico è lasciato sempre più solo.
I Medici, sempre più esclusi dai processi decisionali, subiscono quotidianamente l’invadenza burocratica e gli attacchi alla autonomia e al ruolo professionale e previdenziale, mentre per i più giovani, ormai migliaia quelli operanti nel sistema pubblico con contratti atipici, spesso di breve durata ma di lungo corso, si stanno creando estese sacche di precariato.
Intanto si acuisce la crisi dell’unitarietà del servizio sanitario, non c’è più coesione sociale e la qualità e sicurezza delle cure è divenuta una funzione variabile con la latitudine. Il federalismo sanitario ha finora prodotto solo aumento delle disuguaglianze tra Nord e Sud, e la Campania è tra le regioni che più sta subendo questo.
E’ giunto il momento dell’assunzione diretta di responsabilità individuali e collettive partecipando attivamente ad una civile e forte protesta per la difesa del Servizio Sanitario Nazionale e, al suo interno, della nostra professione, della sua autonomia e dei suoi legittimi interessi.
Non si va a protestare contro il Decreto Balduzzi che ha cominciato ad affrontare le problematiche delle cure primarie, evidenziate dal SUMAI e dalle altre Organizzazioni sindacali più rappresentative della medicina territoriale, anzi si va a sostenerlo contro coloro che vogliono modificare le norme condivise dal sindacato, ma si protesta anche perché siano accolte le richieste che vengono dalla dirigenza medica, compreso il settore Dirigenza SUMAI, relativamente al governo clinico, all’intramoenia, alla salvaguardia della carriera.
La valorizzazione del personale del Servizio Sanitario Nazionale, a partire dall’area della dirigenza e della medicina convenzionata, è condizione imprescindibile per salvaguardare la sanità pubblica.
Partecipate massicciamente alla manifestazione di Roma del 27 OTTOBRE 2012 con partenza del corteo alle ore 11.00 da Piazza della Repubblica e, per consentirci di organizzare al meglio i Bus, segnalate già da adesso la vostra adesione alla segreteria SUMAI di Napoli.
LA SEGRETERIA PROVINCIALE SUMAI DI NAPOLI